La presente proposta di legge si fonda sulle conclusioni raggiunte dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione giovanile istituita, nel corso della X legislatura, con deliberazione della Camera dei deputati in data 1^ giugno 1988, e che ha presentato la propria relazione conclusiva il 29 marzo 1991.
A tale relazione si rinvia per la esposizione in dettaglio delle risultanze emerse dai lavori della Commissione. L’iniziativa legislativa che qui si propone intende essenzialmente affrontare due delle più urgenti esigenze individuate nel corso dell’inchiesta parlamentare: quella della rappresentanza giovanile e quella del coordinamento delle politiche a favore dei giovani.
Per quanto concerne il problema della rappresentanza, la presente proposta di legge configura un articolato reticolo di organi rappresentativi delle realtà associative giovanili che dal livello locale a quello nazionale costituiranno un’importante sede per intensificare e concretizzare quel dialogo tra istituzioni e mondo giovanile che appare attualmente in grave crisi. Le soluzioni che si è cercato a tal proposito di delineare tengono conto della doppia esigenza da un lato di assicurare il più ampio spazio possibile alla libertà di scelta dei giovani, quanto alle modalità di organizzazione della rappresentanza, senza dannosi irrigidimenti burocratici; dall’altro di rispettare pienamente l’autonomia costituzionalmente garantita di enti locali e regioni, per quanto concerne la definizione dei termini di incidenza delle istanze emergenti dagli organi di rappresentanza giovanile all’interno del processo politico decisionale dell’ente. Un impulso prezioso alla elaborazione del presente disegno di legge è venuto dal comitato promotore del Consiglio nazionale della gioventù.