Intervento tenuto in data 4 novembre 1997 (seduta N. 267) “Svolgimento di interpellanza e interrogazioni (Prolungamento della autostrada A28; pensioni di lavoratori emigrati in Svizzera; interventi conseguenti al disastro di Chernobyl). – Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del DL n. 324/97 sugli incentivi alla rottamazione (A.C. 4179) (Esame ordini del giorno, dichiarazioni di voto finale, votazione finale e approvazione). – Discussione della proposta di modificazione al regolamento sulla costituzione di una componente delle minoranze linguistiche nel gruppo misto (Doc. II, n. 27 e allegato) (dichiarazioni di voto, votazione e approvazione). – Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del DL n. 292/97 sulla Sicilcassa e Banco di Sicilia (approvato dal Senato) (A.C. 4245) (Esame articoli).”
“GIOVANNI PITTELLA. Onorevole Presidente, onorevole rappresentante del Governo, desidero esprimere un apprezzamento particolarmente convinto per la risposta che il sottosegretario ha dato alla nostra interrogazione. Si è trattato – non è un fatto molto frequente – di una risposta non burocratica, ricca di dati informativi puntuali e densa di una passione che non guasta mai quando si tratta di affrontare questioni della rilevanza di quella della sicurezza in Europa e nel mondo.
Avevamo posto un problema legato ad una notizia che era stata pubblicata da alcuni giornali nazionali e che ci aveva molto preoccupato. Abbiamo così chiesto al Governo che si facesse luce sul pericolo che veniva paventato da due studiosi sovietici. Il Governo indirettamente nella sua risposta odierna ci tranquillizza e ci dice che è in atto un’opera di stabilizzazione statica e di tenuta sotto controllo del sarcofago nel quale è incapsulato il quarto reattore che sarebbe oggetto di un rischio di disastro termonucleare. Ma il Governo afferma che, oltre a questo aspetto emergenziale, vi è un intervento di media prospettiva che deve puntare alla realizzazione dell’obiettivo che è stato sancito nel G7, vale a dire la chiusura della centrale entro il 2000.
Si tratta di un obiettivo difficile, per le questioni e le difficoltà che ricordava l’onorevole sottosegretario, ma è un obiettivo che bisogna perseguire: ce lo chiedono i nostri amici parlamentari dell’Ucraina. Abbiamo un’associazione di amicizia parlamentare tra Italia e Ucraina a cui corrisponde un’omologa associazione di amicizia Ucraina-Italia. Qualche mese fa abbiamo avuto un incontro a Kiev e tra le richieste pressanti che ci venivano dal Parlamento dell’Ucraina vi era anche la necessità che il Parlamento italiano spingesse in sede europea per l’attuazione dell’impegno che lei, sottosegretario, ha richiamato. I nostri colleghi saranno qui a Roma a fine mese e anche quella sarà un’occasione importante – ci saranno incontri con rappresentanti del Governo oltre che con rappresentanti del Parlamento – per affrontare tale questione. Ma intanto prendiamo atto delle sue dichiarazioni e invitiamo il Governo a insistere in questa direzione ed a tenere informato il Parlamento sugli sviluppi. Lei ha parlato di un nuovo incontro che si terrà a breve, dal quale potranno derivare ulteriori notizie sugli sviluppi del progetto di sicurezza rispetto alla centrale di Chernobyl. Saremmo lieti, come Parlamento, di conoscere gli sviluppi di questa iniziativa.
Credo quindi di poter ribadire la soddisfazione mia e degli altri firmatari della interrogazione, nonché l’auspicio che su questo tema l’Italia funga da prima attrice nell’ambito del contesto europeo. Sarebbe e sarà sicuramente un motivo di onore per tutta la comunità nazionale, per l’intero Governo e per il Parlamento acquisire questo dato di protagonismo su una questione così esaltante, così qualificante.”
Per approfondimenti:
Visualizza qui l’intervento dell’onorevole Pittella (Inserire collegamento al pdf “SEDUTA DI MARTEDI` 4 NOVEMBRE 1997”)
Visualizza qui l’intervento del deputato Pittella (Inserire collegamento al link “https://storia.camera.it/video/19971104-aula-seduta-267#nav”)