Intervento tenuto in data 15 luglio 1997 (seduta N. 229) “Svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (Assistenza agli studenti universitari audiolesi; licenziamento di una dipendente della ditta Hermes; situazione dell’occupazione presso la società GET; vicenda del professor Balsano). – Seguito della discussione e approvazione del disegno di legge di conversione del DL 175/97 in materia di incompatibilità dei dirigenti sanitari (A.C. 3904) (Seguito esame articoli; esame ordini del giorno; dichiarazioni di voto e votazione finale). – Seguito della discussione del disegno di legge sull’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sul sistema radiotelevisivo (A.C. 3755 approvato dal Senato) (Replica del relatore e del Governo).”
“GIOVANNI PITTELLA. Signor Presidente, esprimo anch’io la soddisfazione personale e politica per le risposte fornite questa mattina dal sottosegretario. Come ha già ricordato l’onorevole Giacco, che può essere ormai considerato da molti di noi un punto di riferimento assai qualificato per l’impegno profuso in ordine a questa materia, il grado di civiltà di una nazione si misura sulla capacità di assicurare parità di accesso ai servizi fondamentali della sanità, dell’istruzione e della formazione.
L’azione svolta dal sottosegretario Guerzoni e dal ministro Berlinguer è stata improntata, nel nostro giudizio e in quello più ampio dell’opinione pubblica, all’obiettivo di ampliare la fruizione del sistema formativo nazionale e di renderlo più qualificato. È stato già ricordato dai colleghi che nel paese vivono circa 70 mila non udenti, molti dei quali nati non udenti e quindi con problemi anche di linguaggio. A questi cittadini, che diventano 500 mila in Europa, va assicurata pari opportunità di accesso e di fruizione non solo della scuola dell’obbligo ma anche dell’università. La legge n.104 del 1992 rappresentava e rappresenta un’importante risposta legislativa a questo e ad altri problemi; essa non è stata compiutamente attuata, ma questa mattina sono stati assunti tre impegni importanti e significativi da parte del sottosegretario.
Il primo è quello del monitoraggio, ateneo per ateneo, rispetto all’attuazione delle misure previste dagli articoli 9 e 13 della legge n.104. Il secondo impegno, di grande rilievo, è l’attribuzione della quota del cosiddetto riequilibrio a quegli atenei che attueranno meglio, se così si può dire, e più fedelmente il disposto della legge n.104. Il terzo impegno, anch’esso importante, è il varo di una disciplina sul linguaggio dei segni. Questi impegni, che noi seguiremo nella loro traduzione concreta con attenzione e partecipazione, richiedono la collaborazione costante tra Governo, Parlamento e associazioni del settore. In particolare, penso che le associazioni, mi riferisco per esempio all’ente nazionale sordomuti, possono dare un contributo prezioso all’azione del Governo e del Parlamento.”
Pittella n.3-01381 (Assistenza agli studenti universitari audiolesi)
“PITTELLA. – Al Ministro per la solidarietà sociale. – Per sapere – premesso che:
un diritto quale quello allo studio deve essere fruibile da parte di tutti gli studenti; in più atenei si è verificato però che le disposizioni contenute nella legge quadro sull’handicap venissero disattese a danno degli studenti sordomuti e che in alcuni casi non fossero neanche predisposte le attrezzature tecniche ed i sussidi didattici previsti dalla legge per rendere possibile un’adeguata partecipazione attiva alle lezioni;
è evidente la grave difficoltà degli studenti sordomuti nel seguire i corsi perché privi di un interprete (traduttore o ripetitore labiale) che renda possibile la comprensione dei docenti quando essi spiegano -:
se intenda adoperarsi al fine di assicurare che le disposizioni di legge vigenti vengano attuate in pieno ed al fine di valutare quali strumenti possano essere adottati allo scopo di garantire agli studenti sordomuti di avvalersi di un diritto a tutt’oggi loro riconosciuto solo sulla carta.”
(3-01381)
(14 luglio 1997)