“Crescita, crescita e crescita”, attacca Matteo Renzi nel chiuso del vertice dei leader del Partito socialista europeo a Parigi. Una ricetta che all’Eliseo viene ormai riconosciuta come l’unica in grado di salvare l’Unione. “Serve un’Europa più politica”, affermerà alla fine dei lavori il padrone di casa François Hollande, riferendosi a economia ed emergenza migranti. E implicitamente sul banco degli imputati finiscono le politiche di Angela Merkel, assente in quanto cristiano-democratica: nessuno la attacca frontalmente, resta un alleato prezioso, ma oggi che la Cancelliera sta vivendo la stagione più delicata della sua carriera per l’emergenza rifugiati, i socialisti affilano le armi nel tentativo di dare una spallata alle politiche di austerità imposte dai falchi di Berlino negli anni della crisi.
“Stiamo cercando di trasformare l’Europa”, affermerà Renzi nel cortile dell’Eliseo a ora di pranzo, quando i lavori sono appena terminati, “ma non è possibile fare un Consiglio europeo ogni 15 giorni, così diamo l’idea di non saper governare processi epocali come quelli migratori”. Hollande rilancia invece alcune idee italiane come la necessità di istituire “un bilancio e un governo dell’eurozona”.
Proprio Hollande e Renzi nel chiuso dell’Eliseo si spartiscono i ruoli: il primo fa il discorso introduttivo, il secondo parla subito dopo per tracciare le linee della discussione. Renzi chiede “un’iniziativa dei socialisti e democratici europei che solleciti investimenti e flessibilità”. In sostanza il premier, poi appoggiato dagli altri, vuole che gli sconti sul taglio del deficit utili a tagliare le tasse e a lanciare la crescita valgano ogni anno e senza limiti quantitativi togliendo le briglie alla flessibilità imposte dall’Eurogruppo, il tavolo dei ministri finanziari dominato da Schaeuble e dall’olandese Dijsselbloem. Entrambi finiti nel mirino dei leader socialisti con frasi di questo genere: “Basta con i loro attacchi, la flessibilità non può essere messa in discussione, tuttalpiù se ne parli per ampliarla”.
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Nella Foto in evidenza: tutti i leader socialisti europei, Pittella il primo in alto da destra