Scheda MES – Meccanismo Europeo di Stabilità
Storia:
– Istituito in risposta alla crisi economica e finanziaria come strumento di condivisione dei rischi. È stato fatto un trattato ad hoc e aderiscono gli stati membri la cui moneta è l’euro.
– Nel corso degli anni hanno utilizzato lo strumento dei prestiti del MES Grecia, Cipro, Portogallo, Irlanda e Spagna. Il programma della Grecia si è concluso con successo, gli altri sono ancora in corso. Nel corso dei programmi, i paesi hanno visto calare i propri tassi di interesse e consolidare la propria posizione finanziaria.
La nuova linea di credito e lo stigma:
– Il 15 maggio, in risposta alla crisi, è stata costituita una nuova linea di credito, denominata Pandemic Crisis Support (PCS), dopo un accordo dell’Eurogruppo e del Consiglio Europeo. L’accordo prevede che, per ottenere un finanziamento tramite la linea PCS, gli stati membri del MES debbano superare uno scrutinio da parte della Commissione Europea, insieme alla Banca Centrale Europea (BCE), e al MES stesso. Tale scrutinio si è concluso il 6 maggio 2020, ed è consultabile pubblicamente dal sito della Commissione Europea.
– La Commissione, nonostante abbia ritenuto che la crisi sanitaria metta a rischio la stabilità finanziaria della zona euro, considera la situazione economica degli stati membri della zona euro fondamentalmente stabile. Tale affermazione è sostanziata nei seguenti punti: i debiti pubblici dei governi rimarranno stabili per almeno dieci anni, ossia la durata massima dei prestiti MES; gli stati membri avranno maggiori necessità di finanziamenti ma si ritiene che riusciranno a mantenere il proprio accesso al mercato in termini ragionevoli; nessuno stato membro è in procedura di disavanzi o squilibri eccessivi (rispettivamente articolo 126 TFUE e articolo 7 Regolamento UE 1176/2011); le posizioni esterne degli stati membri sono stabili; non ci sono tracce di problemi di solvibilità sistemica del sistema bancario della zona euro.
Pertanto, accedere alla linea di credito PCS non espone l’Italia o altri paesi a uno stigma degli investitori, come ha anche dichiarato il ministro Amendola.
Condizionalità, monitoraggio e governance:
– L’unica condizionalità a cui sono sottoposti gli stati è quella di utilizzare i fondi della PCS per spese sanitarie dirette o indirette, di cura o prevenzione, legate alla pandemia COVID-19. Si tratta di una categorizzazione molto ampia che può includere vari progetti.
– Allo stesso modo, il monitoraggio effettuato dalla Commissione sarà volto esclusivamente a vigilare che i fondi vengano utilizzati per spese sanitarie. Nessuna nuova procedura sarà aggiunta a quanto già in vigore per il semestre europeo.
– La domanda di accesso alla PCS può essere presentata entro la fine del 2022. Per presentare domanda basta inviare una richiesta al board del MES, allegando i progetti a un documento precompilato pubblicamente accessibile. Il piano finale sarà approvato congiuntamente dallo stato richiedente, dal MES e dalla Commissione.
Erogazione dei fondi e risparmi:
– I fondi possono essere ritirati per un massimo del 15% della somma messa a disposizione ogni mese. I fondi possono anche non essere ritirati, ed essere utilizzati come assicurazione o protezione.
– La scadenza dei titoli è in media di 10 anni, con un tasso di interesse (comprendente i costi di attivazione, le cosiddette fees) del -0.12%. Il risparmio rispetto al finanziamento tramite titoli di stato ordinari dipende dal rendimento di questi ultimi. Nel luglio 2020, esso è stato stimato a 47,19 milioni all’anno per 10 anni, qualora venisse richiesto il finanziamento massimo di 36 miliardi. A oggi la situazione è più favorevole per i BTP decennali italiani, con un risparmio stimato a 22,16 milioni all’anno qualora si facesse ricorso al MES, per un totale di 221,6 milioni. A luglio 2020, i paesi che avrebbero beneficiato dall’ottenimento erano Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Italia, Cipro, Lituania, Malta, Portogallo, Slovenia. Gli stati con maggior risparmio percentuale sono Italia, Grecia e Cipro.
– La ragione per cui altri stati membri non hanno ancora richiesto il finanziamento al MES è che vi è una tendenza generale all’abbassamento dei tassi d’interesse per tutti gli stati della zona euro, stimolati dalla politica monetaria estremamente espansiva della BCE. Tale situazione è tuttavia destinata a mutare, pertanto non è garantito che in futuro i titoli italiani abbiano tassi così bassi. Ciò aumenterebbe la convenienza a finanziare le proprie spese tramite il MES.