Il Senatore del Pd Mino Taricco, insieme ai colleghi Luciano d’Alfonso, Valeria Fedeli, Vincenzo D’Arienzo, Anna Rossomando, Francesco Giacobbe, Tatiana Rojc, Dario Stefano, Gianni PITTELLA, Mauro Laus, Paola Boldrini, Bruno Astorre, Alessandro Alfieri, Monica Cirinnà, Andrea Ferrazzi, Vanna Iori, Dario Parrini, Francesco Verducci e Assuntela Messina, ha sollecitato mediante un’interrogazione presentata oggi in Senato, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Catalfo affinché vengano date celermente risposte certe sia a quei lavoratori che hanno già maturato i requisiti per i benefici previdenziali entro il 30 giugno sia a quelli che li matureranno entro il 31 dicembre 2020. Sono molteplici le conseguenze che ha comportato l’uso dell’amianto – materiale sfruttato soprattutto nel trentennio tra gli anni ’50 e ’90 nell’ambito di molteplici manufatti – e purtroppo allo stesso tempo sono centinaia i lavoratori che sono stati esposti, senza le dovute protezioni, a tale sostanza, e che nel corso del tempo hanno maturato i requisiti necessari al pensionamento grazie ai benefici previsti dalla Legge 257 del 1992 e seguenti.
Taricco ha evidenziato che “ad oggi, sono ormai 260 i lavoratori che hanno già maturato i requisiti per i benefici al 30 giugno 2020, che necessitano di una norma urgente per rendere esigibile il loro diritto. Abbiamo così voluto richiamare l’attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali alla necessità di adottare immediate iniziative, anche eventualmente legislative, affinché si possano definire in tempi celeri e certi la fruibilità dei benefici previdenziali connessi all’esposizione all’amianto ai fini della pensione, per tutti questi lavoratori che hanno già maturato i requisiti previsti dalla legge, senza dimenticare coloro che matureranno gli stessi requisiti entro la fine di questo anno”
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