Belfagor è un nom de plume, di dichiarato sapore ereticale, scelto da alcuni amici del portale per esternare note e commenti fuori dalla ritualità e stimolare riflessioni spregiudicate e coraggiose sullo stato e le prospettive della politica italiana.
Chissà cosa penserebbe oggi Luigi Russo, Direttore della Normale Scuola Superiore di Pisa, che nel lontano 1946 battezzò Belfagor la rivista di varia umanità cui furono chiamati a collaborare nel tempo intellettuali “eretici” come Armando Saitta, Luigi Salvemini, Norberto Bobbio, Gianfranco Contini, Pietro Calamandrei e molti altri, spinti esclusivamente dal desiderio di proporre una lettura non conformista della realtà.
“Le scintille di Belfagor” sono un punto d’incontro per condividere osservazioni, studi e commenti sulla realtà che stiamo vivendo e sulle istanze che ne provengono, nato da una coscienza civica feconda e molto attenta.
Esternazioni libere ed anche provocatorie, che ovviamente non impegnano il titolare responsabile del portale. Buona lettura!
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In questi giorni diverse banche stanno comunicando ai loro clienti che non gradiscono più i depositi troppo elevati. Una addirittura ha ufficialmente annunciato che chiuderà i conti con giacenza media superiore a 100.000 €. Altre applicheranno commissioni di giacenza elevate.
Cosa sta accadendo?
Negli ultimi cinque anni i depositi bancari sono cresciuti come mai era accaduto prima: 374 miliardi di cui 200 miliardi solo nel 2020 grazie alla caduta dei consumi dovuta la pandemia. Per la prima volta nella storia recente i depositi hanno superato i prestiti 1745 miliardi contro 1721 miliardi.
Complici la recessione e le severe regole sul capitale introdotte dai solerti Regulator europei, le banche non sanno cosa farsene di tanta liquidità perché non possono erogare più di tanto finanziamenti ad una economia che non tira…Anzi hanno paura di prestare i soldi a chi non li potrà restituire.
C’è di più : le banche sono tenute a versare l’eccedenza di liquidità alla BCE che applica tassi negativi e quindi una commissione sui depositi che le banche vogliono farsi rimborsare dai clienti.
Il mondo si è rovesciato : il deposito bancario invece di rendere costa . Mai successo.
In un paese dove centinaia di migliaia di clienti delle banche non sanno come pagare i debiti , le banche, iper liquide ,non possono sostenerli.
La tassa sui depositi indurrà a spostare il risparmio dal tranquillizzante deposito bancario ai rischiosi investimenti in titoli. Si vorrebbe trasformare le tradizionali formichine italiane in aggressivi investitori con grande appetito al rischio.
Vedremo.
Di sicuro c’è una contraddizione: lo Stato ha stabilito che tutti i pagamenti superiori a 2000 € debbono passare per una banca. I cittadini usano la moneta bancaria e non quella legale. Si sono addirittura inventata una lotteria il “cash back” per farci usare la carta di credito , ancora moneta bancaria. Ma se le banche si fanno pagare una commissione sui soldi depositati sul conto, in pratica stiamo pagando una tassa sulla ricchezza liquida . Una sorta di patrimoniale camuffata , ben più pesante del famigerato 6 × 1000 di Amato. Una tassa sul sale.
Il risparmio tutelato dall’articolo 47 della Costituzione non è piu’ valore primario, mentre lo diventa l’avidità da speculatore di chi ,volente o nolente ,investira i sudati risparmi in attività ben più rischiose del deposito bancario esponendo la sua ricchezza agli andamenti erratici della borsa che creano bolle speculative distruttrici.
Mi viene un dubbio.
Litalia ha una ricchezza privata tra le più alte in Europa, supera la Germania.
Questa ricchezza è data dai depositi bancari e dagli immobili.
L’Italia ha anche il minor debito privato, contrariamente ai cosiddetti paesi frugali come l’Olanda dove in media ogni cittadino ha un debito pari a 2,5 volte il suo reddito annuo. Alla faccia della frugalità.
Ma non sara che qualcuno vuole spingerci su questa strada? Meno risparmio e piu debiti ?
Catastrafico sommare debito privato elevato alla voragine del debito publico.
Negli anni 50 a scuola si festeggiava la giornata del Risparmio. Le banche regalavano ai bambini piccole casseforti salvadanaio.
Forse tra qualche anno si festeggerà la giornata della speculazione finanziaria. Ai bambini verra proiettato il film “Wall street – il denaro non dorme mai” e gli verra regalato un poster con la foto di Gordon Gekkob da appendere nella cameretta.