Questa settimana per “Le Grandi Interviste” abbiamo interpellato il Prof. John Hughes Professore emerito di Psichiatria e Psicologia dell’Università del Vermont sul tema della nicotina senza tabacco e sulle nuove frontiere nella lotta al tabagismo. Prima di entrare nel vivo dell’intervista una mini bio del Prof. Hugles. Buona lettura!
John Hughes è Professore Emerito del Dipartimento di Psichiatria dell’Università del Vermont. La sua attività di ricerca (clinica, di laboratorio ed epidemiologica) è incentrata sulla cessazione dall’abitudine tabagica e su questo tema vanta più di 450 pubblicazioni scientifiche.
È il fondatore dell’Association for the Treatment of Tobacco Use and Dependence (Associazione per il Trattamento dell’Uso e della Dipendenza dal Tabacco), della quale è stato anche Presidente. È stato inoltre membro del National Advisory Council of the Center for Substance Abuse Treatment, Substance Abuse and Mental Health Services Administration (Consiglio Nazionale del Centro per le Dipendenze e la Salute Mentale). Grazie alla sua expertise, è stato chiamato dall’Amministrazione Obama, per contribuire alla definizione di queste politiche.
Dal 2006, il Prof. Hughes è Direttore medico della Coalition for a Tobacco Free Vermont (Coalizione per il Vermont libero dal fumo) e nel 200-2003 ha fatto parte dello Scientific Advisory Board on Tobacco Control of the Vermont Department of Health (Comitato Scientifico sul controllo del tabagismo del Dipartimento della Salute del Vermont).
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali quello di “Best Doctors in America”, dal 1998 al 2020, e quello di “America’s Top Psychiatrists” nel 2002.
Fino a qualche anno fa, la dipendenza da nicotina equivaleva a non poter rinunciare al tabacco, poiché non era possibile scindere l’assunzione della nicotina dal consumo di sigarette, soprattutto. Poi la rivoluzione, a partire dalle e-cig. Quale impatto sulla salute ha avuto questa rivoluzione?
Per prima cosa, è importante ricordare che la nicotina provoca dipendenza, ma non è questa la causa dei problemi di salute correlati al fumo. Questi ultimi sono dovuti ad altri costituenti del tabacco. Inoltre, è il consumo di tabacco da “fumo”, ossia la combustione del tabacco, che nuoce producendo sostanze cancerogene.
La maggior parte degli scienziati ritiene che l’utilizzo di prodotti “senza fumo” che contengono nicotina, quali i sacchetti o le sigarette elettroniche, sia meno rischioso. Questi prodotti costituiscono un esempio di come sia possibile rilasciare soltanto nicotina, senza tabacco, e i componenti dei sacchetti con nicotina sono molto simili ai sostituti nicotinici.
Bisognerebbe tuttavia tener sempre presente che l’assunzione di nicotina può portare complicanze durante la gravidanza e che questa sostanza potrebbe essere dannosa per il nascituro. Quindi durante la gravidanza e il periodo dell’allattamento le donne dovrebbero evitare di assumere nicotina, in qualsiasi forma e prodotto.
Si parla molto di prodotti con potenziale rischio ridotto nel settore del tabacco, ma l’entità della riduzione del rischio per la salute e le implicazioni concrete per chi consuma questi prodotti nuovi non è chiara. Le nuove offerte sono un bene o un male per i consumatori di tabacco?
L’uso di prodotti senza combustione quali sostituti del tabacco combusto è definito “riduzione del danno”. Non abbiamo, però, dati certi su quale sia la percentuale di minor rischio in termini di incidenza delle patologie polmonari, dei tumori etc. soprattutto se consideriamo che alcuni consumatori “duali” (ovvero coloro che consumano sia sigarette che prodotti senza tabacco con nicotina) fumano sì di meno, ma spesso con più intensità per ottenere rapidamente quel gusto tipico del tabacco che negli altri prodotti manca.
Nonostante ciò, gli esperti concordano sul fatto che il consumo dei prodotti (sostituti del tabacco) senza combustione comporti rischi minori per la salute rispetto al tabacco combusto. Nondimeno la preoccupazione è che, dal momento che le e-cig ed alcuni altri prodotti senza combustione rilasciano nicotina più rapidamente, essi possano creare maggiore dipendenza.
Se così fosse, bisognerebbe ponderare da un lato gli effetti positivi che derivano dall’assenza delle tossine della combustione, dall’altro le conseguenze della dipendenza da una sostanza (la nicotina).
L’altro problema è legato al c.d. uso duale, cioè se nell’usare i prodotti ‘non combustibili’ si continui o meno a fumare sigarette, anche se in numero minore e se questo fatto porti benefici o sia in qualche maniera ancora dannoso. Ad oggi, non possediamo evidenze al riguardo.
Da ultimo, l’argomentazione secondo la quale le sigarette elettroniche, disponibili in differenti aromi e fragranze, risultano accattivanti per molti adolescenti che iniziano a consumarle per motivazioni diverse dalla volontà di smettere di fumare. Questa situazione rappresenta una nuova dipendenza che non si sarebbe verificata altrimenti, e questo potrebbe essere pericoloso
Qual è la differenza tra i prodotti con nicotina appositamente ideati per risolvere il problema della dipendenza da nicotina (ad esempio, i cerotti) e quelli che (come le sigarette elettroniche o i sacchetti contenenti nicotina senza tabacco) non sono dispositivi medici ma si rivolgono agli adulti che non vogliono più fumare o svapare ma che non intendono rinunciare alla nicotina?
Ad oggi, soltanto i sostituti nicotinici sono approvati secondo un iter che stabilisce che si tratta di prodotti per smettere di fumare. Ma diversi studi hanno evidenziato che anche le sigarette elettroniche e i sacchetti con nicotina senza tabacco, possono aiutare a cessare l’abitudine di fumare.
Le gomme da masticare con nicotina, le pastiglie, i sacchetti con nicotina, e i cerotti rilasciano nicotina in maniera più lenta rispetto alle sigarette. Al contrario, le e-cig rilasciano una dose più elevata di nicotina rispetto agli altri prodotti senza combustione e possono essere più efficaci rispetto ai sostituti nicotinici.
La maggior parte di coloro che assumono questi prodotti tuttavia non lo fa per smettere di fumare, non nell’immediato. Lo fa per fumare un numero minore di sigarette, nella speranza di abbandonare quest’abitudine gradualmente.
La gestualità correlata al fumo o allo svapo è considerata, tra i fumatori e svapatori, un rituale. È possibile superare l’elemento comportamentale connesso al fumo? I nuovi prodotti il cui consumo non comporta gesti specifici e consolidati per il fumatore, come i sacchetti con nicotina, sui quali lei ha già prodotto due importanti studi, possono essere una valida alternativa alle sigarette, tabacco riscaldato ed e-cig?
Sebbene l’abitudine di ripetere un gesto più volte al giorno sia un elemento da tenere in considerazione, le evidenze a nostra disposizione non confermano questa ipotesi. Per esempio, per utilizzare un inalatore di nicotina è necessario “aspirare” circa 100 volte al giorno, ma è più efficace di una sola applicazione di un cerotto di nicotina. Ritengo che il rituale di “portare la sigaretta alla bocca” non sia molto importante.
Credo fermamente che i prodotti che contengono nicotina (senza tabacco), come i sacchetti di nicotina ZYN, possano offrire ai fumatori una modalità meno rischiosa per la salute di assumere nicotina. Dal mio punto di vista, un altro l’elemento rilevante è che l’uso di questi prodotti per ridurre l’abitudine al fumo potrebbe costituire un grande “piccolo passo” per iniziare a pensare di smettere, più accettabile per il fumatore rispetto alla prospettiva, spesso terrorizzante, di dichiarare: “Dal giorno x, smetto di fumare”.
L’assunzione di nicotina senza tabacco può mitigare gli effetti negativi di quest’ultimo per la salute di coloro che non vogliono o non riescono a smettere di fumare?
Il punto è che attualmente sono disponibili diversi nuovi prodotti che potrebbero essere meno rischiosi per la salute rispetto alle sigarette convenzionali. Alla luce di ciò, molti ritengono che sia necessario adottare politiche che scoraggino l’uso del tabacco da combustione. Ed è giusto ricordare che l’assunzione di prodotti senza combustione conduce spesso alla completa astinenza da ogni prodotto con nicotina, con o senza tabacco.

John Hughes, M.D.