Questa settimana per “Le Grandi Interviste” ho avuto il piacere d’intervistare Roberto Sommella direttore di MF-Milano Finanza, uno dei più stimati giornalisti italiani in materia di economia e finanza, è un convinto e tenace europeista.
Grazie per aver accolto il nostro invito.
Iniziamo con l’Europa: soffiano venti di guerra ai nostri confini, lei è preoccupato, quali sono le ragioni della escalation del conflitto ucraino russo?
L’escalation in Ucraina nasce dall’avvio di quest’ultima di un’operazione di avvicinamento all’Unione Europea, una mossa che Mosca non ha perdonato all’ex repubblica sovietica. La mancanza di una politica estera europea, l’uscita di scena di Angela Merkel che di fatto ne svolgeva la supplenza, la crisi energetica, hanno rimesso al centro dello scacchiere Vladimir Putin. Per Putin, e lo ha ricordato recentemente, c’era solo una vera Unione, quella della Repubbliche Socialiste Sovietiche. Per questo teme e si confronta muscolarmente con l’Unione Europea. Ma con il presidente russo, come ha ricordato su Milano Finanza, l’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, c’è solo un’arma, la diplomazia. E il premier Mario Draghi lo ha capito.
E’ in corso la conferenza sul futuro della Europa ma nessuno se ne è accorto. Come è possibile e possiamo fare qualcosa per indirizzarla verso obiettivi ambiziosi?
Come componente del Comitato Scientifico della Conferenza sull’Europa devo dire che è vero, nessuno se ne è accorto in Italia. Per questo ho chiesto subito alla prima riunione del Comitato che si facessero iniziative nelle scuole e nelle università per spiegare ai giovani questo grande passaggio di democrazia diretta per riformare le istituzioni europee. E per questo è stato prodotto uno spot informativo che ora è in onda sui canali RAI. Ma certo, non basta, serve un grande dibattito a livello parlamentare.
Tra un anno scade la sospensione delle clausole del patto di stabilità? Pensa che si possa tornare indietro senza modificare nulla?
Il Patto di Stabilità è stato sepolto dal Covid, spero che in Germania non pensino di riesumarlo. Sarà fondamentale l’azione dell’Italia e della Francia, per evitare che torni l’Europa dei numeri e non delle persone. Ma non diamolo per scontato. Nulla è scontato in Europa, anche se si sono fatti passi avanti con il Next Generation Eu. Nulla avviene per caso, come diceva David Sassoli.
Lei è un profondo conoscitore della materia economica e finanziaria, tre questioni per concludere, la prima “impennata dei prezzi”
L’inflazione è figlia della forte ripresa economica, più c’è ripresa e più ci sarà un aumento dei prezzi e dei tassi di interesse. Il mercato torna alla sua normalità, sta alle banche centrali e ai governi adottare misure affinché non si eroda il potere di acquisto delle famiglie e aumentino i costi produttivi delle imprese. Non sarà facile.
Come hanno reagito i mercati alla rielezione del presidente Mattarella?
Bene, il Presidente Mattarella è la più grande assicurazione che il nostro paese possa avere. Ma i mercati hanno anche apprezzato la stabilità di governo con il premier Draghi confermato al suo posto a Palazzo Chigi. Ora occorre evitare di mettere in crisi anche il governo Draghi, cosa che mi sembra stiano già provando a fare alcuni partiti e le divisioni in altri.
Infine lei crede che riusciremo ad attuare per intero il PNRR?
Penso di sì, ma credo serva un commissario che centralizzi le risorse, le gare e il controllo delle opere, altrimenti la burocrazia avrà la meglio e sarà una grande occasione perduta.