Mentre tutti gli occhi guardano al PNRR, ai suoi bandi, e alle sue opportunità, cala il silenzio sulla programmazione dei fondi comunitari del settennato 2021- 2027, come se questi ultimi fossero soldi meno buoni degli altri.
Errore gravissimo: primo perché i fondi strutturali non sono “prestiti” da restituire ma risorse assegnate al più da cofinanziare.
Secondo perché sono tanti, solo per la mia Regione sono 1 miliardo 200 milioni, mica bruscolini.
Terzo perché è relativamente più semplice accedere a questi ultimi che non al PNRR.
Il rischio è che ci si dimentichi che, causa Covid, la prima annualità (2021) è già andata via, siamo nella seconda e a me non risulta che vi sia traccia dei P.O.R. (Programmi Operativi Regionali) che vanno negoziati con il Governo e con la Commissione Europea.
Dunque un occhio al PNRR e un altro ai fondi strutturali, non facciamo l’errore che sarebbe esiziale di sciupare la prima annualità del settennato.
Dobbiamo accompagnare il lavoro prezioso che sta facendo la ministra Carfagna, con l’azione attenta e veloce che va assicurata dalle Regioni, e da tutti i soggetti che devono partecipare prima alla stesura dei POR, e poi alla loro attuazione.