Poche parole per introdurre la mia rubrica “Basilicata. La storia, la politica, il suo popolo”.
Ritengo che la conoscenza sia una grande risorsa, come anche un’ottima opportunità di crescita, e sono convinta che entrare nelle radici profonde di un territorio, specialmente in quelle del proprio territorio, sia un’esperienza che richiede tempo, sacrificio e dedizione per crescere con consapevolezza.
E’ un po’ come ricostruire l’albero genealogico della propria famiglia perché, in fondo, la Basilicata è una grande famiglia.
La mia rubrica rappresenta il mio impegno per i lettori lucani e non, per questo mi auguro che siate invogliati a leggere le storie che vi propongo con la stessa forza che mi caratterizza e mi induce a divulgare quanto più possibile la bellezza delle radici a cui appartengo. Raccoglierò le testimonianze di quanti hanno concorso a realizzare il quadro politico e la storia della Basilicata, utilizzando al meglio le potenzialità del territorio.
Buona lettura!
Rosita Stella Brienza
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CHI SONO I GIOVANI LUCANI? SCOPRIAMOLO INSIEME.
Non arrendersi mai, resilienza e determinazione è la sintesi dei giovani imprenditori lucani. Antonio Racioppi è un ragazzo che crede fermamente nel suo territorio e racconta il suo impegno di imprenditore come se i suoi sacrifici fossero meravigliose sfide della vita. E’ evidente l’amore per il suo lavoro e per il posto in cui è nato, come anche l’impegno in prima persona per fare un passo ogni giorno. Ecco perché tifiamo per lui e l’aspettiamo al traguardo meraviglioso che l’attende perché se lo merita davvero.
Se si dovesse raccontare cosa direbbe di sé?
Sono Antonio Racioppi, ho 26 anni e vivo a Spinoso. Nella vita sono un imprenditore agricolo e anche amministratore della società La Fonte Antica: un’azienda che si occupa della produzione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli come fagioli di Sarconi igp, zafferano, zuppe e altro
Dal 2019 faccio parte dell’amministrazione comunale di Spinoso. Ho la delega sull’agricoltura, forestazione e zootecnia.
Ultimamente ho lavorato per l’attribuzione del marchio PAT per il dolce tipico spinosese: “u rolc cu naspro”. Ho creato eventi per le attività extra-agricole e sto sempre a contatto con i giovani, aiutandoli nell’informazione di bandi e progetti vari.
Nel 2020 sono diventato presidente del Consorzio di Tutela del Fagiolo di Sarconi IGP. Il mio obiettivo principale è quello di valorizzare questo prodotto e di espandere questo prodotto in tutto il territorio Nazionale e magari anche Europeo.
L’ultimo progetto a cui sto lavorando è la formazione di una microfiliera sul fagiolo insieme ad altre giovani aziende con le quali abbiamo creato un nuovo brand che prende il nome di “Phaseola”.
Perché i giovani lasciano la Basilicata?
Perché purtroppo la Basilicata non offre ai giovani una concreta opportunità di lavoro. I giovani evadono dalla loro regione anche per scoprire cosa c’è al di fuori, sia per lo studio che per il lavoro.
Cosa offre il suo paese ai giovani?
In realtà il mio paese non offre granché poiché è un piccolo borgo di soli 1400 abitanti, un po’ come la maggior parte dei paesi limitrofi e oltre.
Però il mio paese ha un grande attrattore che, se sfruttato nel miglior modo possibile, può attirare nuove persone. Sto parlando del Lago e la diga di Pietra del Pertusillo.
Cosa manca nel suo paese per migliorare la qualità della vita dei giovani o di chi vive in Basilicata?
Secondo me manca la voglia di fare, di ritornare e creare qualcosa di nuovo oppure riprendere quello che già è presente, come ho fatto io stesso. Nel 2016, a soli 22anni, ho continuato l’attività agricola di famiglia utilizzando nuove tecnologie di informazione come i canali social ed Internet, nuove tecnologie agricole e nuove coltivazioni che prima di me facevano i miei genitori.
Quindi secondo me la soluzione a tutto è trovare l’alternativa al problema.
Qual ‘è il suo sogno per la Basilicata?
Il mio sogno per la Basilicata è quello di vederla un giorno come una regione invidiata dalle altre, avendo un potenziale enormemente che varia dall’ ambiente, il territorio e l’energia. Quindi che possa diventare una regione piena di turismo, ricca di lavoro e di giovani che decidono di restare o, per quelli che sono andati via, di ritornare.
Conosce un lucano che ha fatto cose straordinarie per la Basilicata?
Secondo me ogni lucano è straordinario perché tutti i giorni compie imprese straordinarie, custodendo l’integrità del suo territorio, ovvero cerca di custodire l’integrità del territorio.
Crede nella forza dei giovani?
Credo fortemente nella forza dei giovani perché noi siamo il pilastro del futuro. Pur mantenendo saldi i principi tramandati dai nostri nonni e genitori, con l’uso delle nuove tecnologie, ci prepariamo al mondo del futuro.
Cosa vi manca più di tutto?
Penso che in realtà non ci manca nulla, basta solo riscoprire il lucano che è in noi.
Come si immagini tra dieci anni?
Tra dieci anni spero di veder realizzati i miei sogni da imprenditore agricolo e spero che anche la Basilicata diventi la Regione dei sogni e la Regione di tutti.